Carcharhinus limbatus Müller & Henle, 1839

(Da: www.flmnh.ufl.edu)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Chondrichthyes Huxley, 1880
Ordine: Carcharhiniformes Compagno, 1977
Famiglia: Carcharhinidae Jordan D.S. & Evermann, 1896
Genere: Carcharhinus Blainville, 1816
Italiano: Squalo orlato, Squalo pinna nera minore
English: Blacktip shark
Français: Requin bordé
Deutsch: Kleiner Schwarzspitzenhai
Español: Tiburón de puntas negras
Descrizione
Il corpo è piuttosto robusto, di colore grigio, di solito con le punte delle pinne di colore nero. Il muso lungo ed appuntito, una prima pinna dorsale più grande, ed una seconda più piccola. Lo squalo orlato è stato per la prima volta descritto da Achille Valenciennes nel Müller & Henle (1839) come Carcharias (Prionodon) limbatus. Altri sinonimi utilizzati nel tempo sono stati Carcharias (Prionodon) pleurotaenia, Carcharias microps, Carcharias (Prionodon) muelleri, Carcharias maculipinna, Carcharias ehrenbergi, Carcharias aethlorus, Gymnorrhinus abbreviatus, Carcharias phorcys, and Carcharhinus natator. Il nome scientifico accettato è Carcharhinus limbatus (Müller & Henle, 1839). L'epiteto limbatus ("orlato") si riferisce alle punte nere delle pinne. Come il suo parente stretto, lo Squalo pinna nera, C. brevipinna, lo squalo orlato è uno squalo a nuotata veloce, capace non solo del “breaching”, cioè di saltare fuori dall'acqua, ma anche di ruotare molte volte su se stesso prima di reimmergersi. Molti lo considerano non aggressivo ed incapace di attacchi all'uomo senza provocazione, ma viene accusato della maggior parte dei morsi di squalo che si verificano in Florida, circa una dozzina l'anno. Ci sono prove di segregazione: alcune popolazioni si dividono in due gruppi, il primo comprendente i maschi e le femmine non incinte, il secondo comprendente le femmine incinte ed i giovani. Gli squali orlati si nutrono principalmente di pesci ossei: sardine, aringhe, mugilidae, Carangidae, and sgombri. Si nutrono anche di cuccioli di altri squali come lo Squalo bruno e di alcuni cefalopodi e crostacei. Lo squalo orlato è viviparo ed ogni sacco-tuorlo contiene da 1 a 10 cuccioli (in media tra i 4 ed i 7). Si ritiene che la gestazione duri tra i 10 ed i 12 mesi e che le femmine siano mature una volta l'anno. Recentemente gli scienziati hanno confermato che lo Squalo orlato è una di quelle specie capaci di partenogenesi, ovvero le femmine di questa specie possono riprodursi senza l'aiuto del maschio, per quanto ancora si sappia ben poco di questo processo che è stato riscontrato essere una peculiarità anche dello Squalo toro. La sua carne è consumata fresca, essiccata o sotto sale, mentre la copertura è usata per ricavarne pelli ed il grasso per produrre olio. Viene anche utilizzato per la pesca sportiva, spesso da terra. Non è segnalato per attaccare senza provocazione l'uomo, ma è comunque considerato potenzialmente pericoloso.
Diffusione
In prossimità delle piattaforme continentali ed insulari dei mari tropicali e temperati caldi di tutto il mondo. Viene spesso confuso con il Carcharhinus melanopterus o Squalo pinna nera del reef.
Bibliografia
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Data: 01/11/1994
Emissione: Squali Stato: British Indian Ocean Territory |
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Data: 14/04/2010
Emissione: Squali Stato: Antigua and Barbuda Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi |
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Data: 27/06/1994
Emissione: Squali Stato: Cape Verde |
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Data: 17/08/1998
Emissione: Anno internazionale dell'Oceano Stato: Antigua and Barbuda Nota: Emesso in un foglietto di 25 v. diversi |
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Data: 01/12/2011
Emissione: Fauna - Vita marina Stato: Burundi |
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Data: 02/03/2009
Emissione: Gli squali Stato: Union of the Comoros Nota: Emesso in un foglietto di 6 v. diversi |
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Data: 25/08/2006
Emissione: Parchi Nazionali 2006 - Isola del Coco Stato: Costa Rica Nota: Emesso in un foglietto di 10 v. diversi |
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Data: 08/06/2013
Emissione: Squali Stato: Monaco Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi |
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